Al Chiar di Luna e i segreti del Matrimonio che stai sognando: la scelta dei vini.
Ed eccoci con un nuovo appuntamento sull’organizzazione del «Matrimonio che stai sognando», una sorta di vademecum sui tanti aspetti da non trascurare affinché il giorno più bello per tutte le coppie si trasformi realmente in un evento unico ed indimenticabile. Una delle particolarità alle quali teniamo particolarmente, qui Al Chiar di Luna, è la scelta dei vini per accompagnare il menù del banchetto nuziale. Una scelta che di solito viene riduttivamente minimizzata optando per un rosso da affiancare alle carni ed un bianco per le pietanze di pesce.
«In realtà – spiega Daniele Mazzella, esperto del ramo sommelier del complesso Al Chiar di Luna – non sempre è un accostamento scontato ed, anzi, talvolta, ci sono portate di mare che pretendono un rosso od un rosato, mentre per alcune carni è d’obbligo optare per determinate tipologie di vino bianco». Una sottolineatura sorprendente, perché nell’immaginario collettivo significherebbe ribaltare convinzioni ormai ritenute incontrastabili. «Su certe preparazioni della carne – continua Mazzella – specie quando viene servita rossa, si abbinano divinamente alcuni vini bianchi; viceversa, su alcune specie di pesce, quelli dalla fibra più corposa e grassa, è opportuno abbinare un vino rosso. È per questo che qui da noi da tempo abbiamo optato per una modalità innovativa di proposta enologica, non soltanto nella ristorazione à la carte, ma anche nel corso delle cerimonie».Al Chiar di Luna, infatti, alla scelta del menù effettuata dagli sposi, aggiungiamo noi una Carta dei vini, composta da almeno una dozzina di prodotti delle aziende vinicole di fiducia, in modo che i commensali possano scegliere di volta in volta il vino da abbinare alla pietanza, variando anche nel corso dello stesso pranzo o cena. «È un aspetto al quale teniamo particolarmente – conclude Daniele Mazzella – ed infatti il nostro personale è istruito e coordinato da me stesso per poter suggerire la migliore bevanda per accompagnare il pasto, ma sempre lasciando la massima libertà di assaporare il vino sulla base delle proprie preferenze e gusti».
Del resto, la nostra location è stata ripetutamente nel corso degli anni anche sede per corsi di formazione destinati al conseguimento del brevetto di Sommelier professionale e quindi, in collaborazione con gli organismi di categoria, cerchiamo da tempo di diffondere una autentica cultura enologica sul territorio. E in tal senso proviamo a sottolineare sempre le potenzialità dei vitigni locali, che gradualmente stanno conquistando consensi nel panorama vitivinicolo nazionale.